lunedì 30 luglio 2012

Armenti del sole

Complice un pomeriggio relax davanti a casa in montagna, completo anche Gli armenti del sole.
Che dire?
Joyce continua a parodiare tutto e il contrario di tutto, ma il gioco comincia a mostrare la corda. Dopotutto, si fa presto a prendere in giro la prosa di due o tre secoli fa, non ci vuole la scala a rendere comico il tutto. I commentatori esaltano i cambi di stile, i dotti riferimenti a questo o quell'autore, ma non è che sia tanto diverso dai cartelloni goliardici che fiorivano nelle università, quando gli studenti sapevano ancora scrivere. Il finale, invece, con quel sovrapporsi di voci nel pub, mi è risultato più interessante.
Un giorno, neanche tanto lontano, qualcuno parodierà Joyce, i suoi flussi di coscienza, i suoi giochi di parole. E allora rideremo, magari di gusto.

E adesso, bisogna prendere il coraggio a due mani ed affrontare le centocinquanta pagine di Circe.

Nessun commento:

Posta un commento