domenica 4 novembre 2012

Sostiene Henry Miller

Quoto da un articolo del Foglio di qualche giorno fa il parere di Henry Miller sull'Ulysses:
  “Come quadro naturalistico l’‘Ulisse’ fa appello soltanto al senso dell’olfatto: diffonde un sublime odore mortuario”. “Joyce discende dalla figura dell’uomo di studio medievale, ha in sé il sangue di un prete, è consumato dalla propria incapacità di partecipare alla vita comune, quotidiana degli esseri umani”. “E’ in Joyce che si osserva quel particolare difetto dell’artista moderno: l’incapacità di comunicare con il lettore”. “Leggendo l’‘Ulisse’, abbiamo la sensazione che la mente sia diventata un registratore”. “Joyce non è un realista, non è neanche uno psicologo, non c’è un tentativo di costruire personaggi: ci sono solo caricature di umanità (…) in fondo, c’è un profondo odio per l’umanità, l’odio dello studioso”
Max e i fagociti bianchi, 1938
Giudizio che condivido pienamente.

venerdì 12 ottobre 2012

Incubo dublinese

Cammino per strada di notte tra due ali di palazzi stile primo novecento. In lontananza due figure stanno trafficando vicino ad una porta, una delle due si infila nel finestrino della cantina. Quando gli arrivo vicino si apre la porta d'ingresso, la seconda figura entra; esito un attimo poi, con la irrazionalità che contraddistingue i sogni, approfitto della porta aperta ed entro anch'io.
Mi ritrovo seduto al tavolo di una piccola cucina; uno dei due uomini, il più vecchio, sta accendendo la stufa. Il più giovane, un tipo allampanato con un paio di occhialini tondi, mi sta fissando, pare senza troppa simpatia.
"Tu!" ringhia minacciosamente verso di me "Non mi stai prendendo troppo sul serio"
Sto sognando, quindi capisco subito la situazione e so perfettamente chi è che mi sta davanti.
"Neanche tu ha preso mai sul serio qualcosa" obietto "non è forse il tuo libro la parodia suprema di tutte le parodie?"
L'altro ometto sta facendo sciogliere il burro in una padella, il giovane con gli occhialini mi gira le spalle, so che sta pensando a qualcosa di sgradevole da dirmi "Già" sibila "ma io non scrivo parodie per divertirmi"
Compare un foglio di carta oleata con qualcosa all'interno. Nella padella qualcosa comincia a sfrigolare.
Cerco di essere accomodante: "Spiegami il senso del tuo libro"
Si volta di nuovo verso di me "Cos'altro potevo scrivere? Tutto è già stato scritto! Non posso farmi ricordare se non distruggendo ciò che c'era prima di me!"
Un odore niente affatto appetitoso si spande per la stanza; cerco di ricordare cosa sia. "Si può scrivere sulla vita, la nostra vita, la nostra realtà..."
Mi interrompe con un gesto della mano "La vita? Troppo banale."
Improvvisamente ricordo di quale odore si tratta. E ormai è troppo tardi, quando l'uomo più anziano si avvicina con fare solenne e un piatto in mano "C'è una punizione per ciò che hai fatto" mi annuncia "il tuo blog non mi è piaciuto per niente" ed io, seduto con le spalle al muro, cerco disperatamente di svegliarmi prima che i due compari mi costringano ad ingoiare quel disgustoso rognone fritto nel burro.

Consigli per chi si accinge a leggere l'Ulysses

  1. Non partite a testa bassa come se doveste leggere Guerra e pace o Il conte di Montecristo
  2. Non fate tabelle di marcia (tot pagine al giorno), saltano subito
  3. Procuratevi uno o più libri da intervallare, consigliabili Simenon, Asimov, Guareschi
  4. Fornitevi di qualche nota storica, letteraria e geografica: in rete ci sono diverse possibilità:
    IQ Infinity: the unknown James Joyce
    Ulysses
    Ulysses (novel) - Wikipedia, the free encyclopedia
    The Works of James Joyce in free mp3 Audio
    se avete due lire da spendere e un po' di padronanza della lingua inglese potete acquistare online il classico testo di Don Gifford, Ulysses annotated
  5. Prima e durante ogni capitolo seguite ciò che fanno i personaggi su una cartina di Dublino; Google StreetView è ottimo per entrare nell'ambientazione; è molto ben fatto il sito Walking Ulysses
  6. Non portatevi l'Ulysses in vacanza come unico libro pensando di poter sfruttare il tempo libero, finirete con il leggere "Non tutti sanno che..." sulla Settimana enigmistica pur di cambiare genere
  7. Se un capitolo vi risulta particolarmente ostico (esempio classico il terzo, Proteus) lasciatelo perdere, leggetevi il riassunto ed andate avanti: i metariferimenti intratestuali successivi potrebbero risultarvi monchi, ma ve li sareste dimenticati lo stesso
  8. Se non vi risultano evidenti le associazioni a strumenti musicali, colori, arti degli schemi Linati o Gilbert, non preoccupatevi: se Joyce stesso non le avesse lasciate scritte non sarebbero venute in mente a nessuno.
  9. Tenere un piccolo diario o un blog può aiutare
  10. Non appesantitevi a tavola alla sera, perché non vi capiti un sogno come questo

Interessante digressione

...Dio del cielo non cè niente come la natura le montagne selvagge poi il mare e le onde che si infrangono poi la campagna bellissima coi campi di avena e grano e ogni tipo di cose e quelle belle mandrie in giro ti fa bene al cuore vedere i fiumi e i laghi e i fiori ogni forma e odori e colori che spuntano pure dai fossi le primule e le violette eccola la natura e quelli che dicono che Dio non esiste non ci faccio proprio niente con tutto il loro sapere perché non se ne vanno a creare qualcosa gliò spesso chiesto gli atei o come cavolo si chiamano perché non vanno a ripulirsi prima loro... (Penelope)
Niente male, l'agnostico JJ che fa esprimere al suo personaggio di punta una invettiva contro gli Odifreddi del tempo.

giovedì 11 ottobre 2012

E adesso?

Cosa dire a questo punto?
Indubbiamente l'Ulysses è lo specchio della modernità, con i personaggi ridotti ad una serie di percezioni e pensieri disordinati, senza alcun principio unificante e senza nessun ideale che non sia consumare un buon pranzo o portarsi a letto qualche amante.
C'è già (quasi) tutto il novecento, il piccolo borghese e uomo senza qualità di Moravia (Bloom), l'intellettuale troppo preso dal proprio ombelico per apprezzare la realtà (Stephen), quella retorica pseudo-femminista della donna sempre più intelligente e determinata dell'uomo (M0lly), l'ossessione per il sesso che attanaglia un po' tutti.
Eppure, o forse proprio per questo, l'Ulysses è un romanzo brutto: alzi la mano chi prova piacere nel leggerlo, chi divora le pagine preso dalla vicenda o da empatia nei confronti dei personaggi. Diciamo che lo si legge per capire un periodo storico, una corrente letteraria, per rivivere la Dublino di inizio secolo, per scommessa, per dimostrare che se ne è capaci. Come recita la quarta di copertina dell'edizione Oscar Mondadori "... non il romanzo più bello del secolo, ma il più decisivo...", giudizio centrato alla perfezione.
Ferma restando la perizia tecnica di Joyce nel cambiare stile, nei giochi di parole e in tutto il resto, questa colossale parodia non fa altro che chiudere bottega: parodia della religione significa che non c'è più religione, parodia degli stili letterari significa che non c'è più letteratura, parodia degli ideali significa che non esistonno più ideali, e via di questo passo.
Resta una domanda: è questa la realtà delle cose, o il mondo dell'Ulysses non è che la proiezione delle nevrosi di Joyce? Propendo per la seconda conclusione.
Adesso, se ne avete voglia, potete leggervelo, buona passeggiata.

YesYesYes

YesYesYes!!!!!!!
Terminato l'Ulysses nel tempo più o meno record di 8 mesi (primo post del 10 febbraio) con in mezzo il magnitudo cinque punto nove (che ha ostacolato), la rivoluzione ebook (che ha facilitato) e varie altre cose.

sabato 6 ottobre 2012

Simbologie

It turns like the huge earth ball slowly surely and evenly round and round spinning, its four cardinal points being the female breasts, arse, womb and cunt expressed by the words because, bottom (in all senses bottom button, bottom of the class, bottom of the sea, bottom of his heart), woman, yes.
JJ
Joyce stesso (già, perché un lettore qualsiasi non so come ci sarebbe arrivato) spiega la complessa simbologia che sta dietro al monologo.
Quattro punti cardinali, quattro organi (associati come non si sa, fa parte delle centinaia di enigmi sui quali si danneranno generazioni di critici), quattro parole, tra cui yes che è di genere femminile, a sentir lui.
Tutta la terra, quindi, gira intorno a lì, l'origin du monde.
Quali sono gli organi? Traduceteveli, se ne avete voglia (con un dizionario abbastanza completo, perché alcune parole sono gergali), ma li potete immaginare.

mercoledì 3 ottobre 2012

Quasi al traguardo

In fondo al tunnel....
Terminato Itaca, ora solo il monologo tra me e la vetta!

Povero Bloom

Riduci Bloom a una grandezza insignificante e negativa, irrazionale ed irreale, tramite il moltiplicarsi incrociato dei rovesci della fortuna, da cui lo proteggevano quei finanziamenti, e tramite l’eliminazione di ogni valore positivo.
 Non c'è bisogno del moltiplicarsi incrociato di congiunture galattiche, ci ha già pensato JJ in settecento pagine di romanzo.

domenica 30 settembre 2012

Un interessante studio sull'aspetto fisico di Bloom, ed ogni minuzia della sua giornata in questo articolo:
http://www.ijhssnet.com/journals/Vol_2_No_2_Special_Issue_January_2012/3.pdf

Viene da chiedersi: tutti questi dettagli non è che nascondono un fondamentale disinteresse per il personaggio in sè? Chi è che ha mai fatto un simile studio per i personaggi del Manzoni, che però ci interessano come personaggi, anche se non sappiamo quante calorie hanno consumato?

Schemi

Mi sono sempre chiesto come avessero fatto Gilbert e Linati a redarre i loro famosi schemi:

http://en.wikipedia.org/wiki/Linati_schema_for_Ulysses

http://en.wikipedia.org/wiki/Gilbert_schema_for_Ulysses

Mi dicevo: "Ma solo io non vedo il colore arancio in Calypso e non capisco la relazione della chirurgia con l'episodio Cyclops (ma non era Oxen of the sun ambientato in ospedale)?"
Ora scopro che gli schemi sono stati scritti da Joyce stesso, perché evidentemente nessuno ci capiva niente. Anche i nomi degli episodi, con i paralleli omerici, sono stati scritti da lui, tanto per stere sul sicuro.

Piccola digressione

Come leggeremmo l’”Ulisse” se avesse un altro titolo, magari “Passeggiando per Dublino” oppure “La mia vita con Molly?”. Se lo domandano i critici letterari alle prese con le avventure di Leopold Bloom, indecisi se ringraziare per l’utile dritta di interpretazione, o accusare lo scrittore di aver giocato al nano che si arrampica sulle spalle del gigante. Con un titolo così sfacciato, e relativa scansione in capitoli, difficile girare le spalle e dire: “Lo leggerò quando sarà rimasto l’unico libro al mondo, o io sarò sull’isola deserta con il kindle scarico”.

Mariarosa Mancuso
recensione al film Sette opere di misericordia

mercoledì 26 settembre 2012

Eumeo

Comincia il ritorno a casa. Eumeo è il festival del luogo comune, Bloom fa tutta una serie di discorsi di buon senso e condivisibili, come diremmo oggi politically correct, ma Stephen sì e no lo considera.
Un'occasione per conoscere la storia irlandese (Parnell).
La confusione dei discorsi e l'incertezza delle situazioni rende bene lo stato d'animo post-sbornia.

giovedì 16 agosto 2012

E Circe è finito

Approfitto delle ferie per affrontare Circe; il capitolo è anche divertente, specialmente la prima parte. Quando cominciano gli sproloqui sadomaso dei vari Virag, Bello ecc. ci si comincia a stufare.
Interessanti gli oggtti che parlano. Una bestemmia ad un certo punto è una trasgressione piuttosto gratuita.
Vale la pena comunque leggere d'un fiato: gli enigmi che Joyce si vantava di aver disseminato per ogni dove per la disperazione dei critici nei secoli a venire li sveleremo la prossima volta, per adesso dormiamo lo stesso.

lunedì 30 luglio 2012

Armenti del sole

Complice un pomeriggio relax davanti a casa in montagna, completo anche Gli armenti del sole.
Che dire?
Joyce continua a parodiare tutto e il contrario di tutto, ma il gioco comincia a mostrare la corda. Dopotutto, si fa presto a prendere in giro la prosa di due o tre secoli fa, non ci vuole la scala a rendere comico il tutto. I commentatori esaltano i cambi di stile, i dotti riferimenti a questo o quell'autore, ma non è che sia tanto diverso dai cartelloni goliardici che fiorivano nelle università, quando gli studenti sapevano ancora scrivere. Il finale, invece, con quel sovrapporsi di voci nel pub, mi è risultato più interessante.
Un giorno, neanche tanto lontano, qualcuno parodierà Joyce, i suoi flussi di coscienza, i suoi giochi di parole. E allora rideremo, magari di gusto.

E adesso, bisogna prendere il coraggio a due mani ed affrontare le centocinquanta pagine di Circe.

domenica 22 luglio 2012

Altri due capitoli

Approfittando di qualche giornata di ferie, passati i Ciclopi e Nausicaa. Continua la vena dissacrante (forse troppo) di JJ.
Alla fine dei Ciclopi un siparietto divertente. Il discorso di Bloom sull'amore contro l'odio e la crudeltà, a dire il vero, suona un po' fuori luogo considerando il personaggio, a meno che non stesse scherzando e volesse fa arrabbiare l'interlocutore (cosa che gli riesce benssimo). Che ci credesse, sembra strano.

In Nausicaa c'è un cambio di passo nello stile che è effettivamente notevole. Peccato che tutta questa maestria stilistica faccia da supporto ad ua storia grottescamente sordida. Il curatore dell'Analysis dice che così Bloom viene mostrato in tutta la sua umanità, rendendocelo così simile a noi. A parte il fatto che non so quanta gente ci sia che si masturba su di una scogliera guardando una ragazza, torno a dire che di questi e altri dettagli dei personaggi al lettore importa poco.

mercoledì 11 luglio 2012

Piccola riflessione su cosa renda un personaggio letterario interessante

Alcuni commentatori vanno in estasi quando Joyce ci rende noto che Bloom evacua, scorreggia e taciamo del resto. Questo perché in questo modo il personaggio di Bloom ci verrebbe presentato nella sua più autentica umanità.
Mi permetto di dissentire. Cosa cerchiamo nei personaggi letterari? Non so voi, io cerco grandezza, nel bene e nel male. Aragorn del Signore degli anelli indubbiamente sarà andato al gabinetto e, viste le porcherie che mangiava, chissà quali flatulenze doveva infliggere alla compagnia dell'anello. Tuttavia tolkien non ritiene di doverci mettere a parte di questo aspetto. Anche per Ivan Karamazov sarebbe così, ma Dostojevskj ci parla del suo gelido ateismo e sul resto tace. provate a domandarvi: vi manca l'essere edotti dei rpoblemi intestinali di Aragorn o di Ivan? A me no: nei personaggi letterari cerchiamo proprio quello che è diverso da noi, la grandezza, nel bene e nel male, l'estremizzazione di un carattere, l'eroismo o la suprema vigliaccheria, la malvagità portata alle estreme conseguenze o l'amore senza se e senza ma che noi non riusciamo a vivere. Lord Jim, il giudice Walden di Meridiano di sangue, il pricipe Stavrogin dei Demoni, Frodo Baggins, Don Gately di Infinite Jest, don camillo e Peppone, tutti a loro modo sono più grandi di noi, ed è per questo che ci inetressa sapere cosa fanno e cosa dicono.
Charles Moeller osserva che Bloom è un personaggio più vissuto che vivente, e non riesco a dargli torto.

Gran finale delle Sirens

Pprrpffrrppffff
Una riflessione sulla musica, Bloom la chiude così, con una gran scorreggia.
Ora, a parte il tedio di questi libri che parlano di libri, dell'arte che ragiona sull'arte ecc., è mai possibile che alla fine Joyce finisca sempre per dire: "Be', non prendete quello che ho scritto troppo sul serio". Alla fine questo continuo parodiare, dissacrare, ridicolizzare fa sorgere un dubbio: ma Joyce aveva qualcosa da dire, o sta solo prebdebdosi gioco di noi? Di noi, lettori che avanziamo tra seicento pagine per nulla semplici e spesso poco piacevoli.
Viene voglia di leggere Maigret o don Camillo.

venerdì 29 giugno 2012

Novità tecnologica

Riprende la lettura dell'Ulysses.
Ora ho acquistato l'edizione ebook di Newton Compton per la modica cifra di cinque euro.
In questo modo posso procedere nella lettura in qualsiasi momento ne abbia l'ispirazione, senza bisogno di trascinarmi dietro l'edizione Oscar con la sua imbarazzante copertina.
Riparto con le Sirene.
Imperthnthn thnthnthn

domenica 17 giugno 2012

Bloomsday

Toh, ieri era il Bloomsday.
Avrete notato che la lettura dell'Ulysses si è interrotta circa un mese fa, causa terremoto. Sto per riprendere, comunque.

mercoledì 9 maggio 2012

Sempre il mitico Mulligan

Ancora fantastico Mulligan: come commenta la dotta conversazione che ha ascoltato? Proclama che gli ha dato l'ispirazione per una opera teatrale che ha al suo centro la masturbazione. E che, ad evitare altre parole inutili e fastidiose, sarà un dramma per mimi.
Il dotto estensore delle note che mi guidano sostiene che questo capitolo è una discussione tra razionalismo e misticismo, a me sembra che il tutto sia costruito in funzione di questa trovata finale.
Mah

domenica 6 maggio 2012

Grande Buck

-- Shakespeare? he said. I seem to know the name.
Buck Mulligan mi sta sempre più simpatico; in questo capitolo che per essere capito necessita propedeuticamente di qualche centinaio di altri libri, neanche fosse un esame universitario (torno a dire, è l'arte che deve spiegare la realtà, non il contrario, spiegare l'arte è come spiegare una barzelletta, viol dire che qualcosa non ha funzionato), in questo capitolo, dicevo, Buck fa il suo ingresso e almeno ci si diverte un po'

Piccola digressione

Un'opera d'arte che parla dell'arte; il romanzo che si interroga sul romanzo; che palle
Un artista dovrebbe arrivare a realizzare un'opera DOPO aver risolto questi dubbi, non tediare il lettore con le proprie indecisioni. Come se un elettricista arrivasse a casa nostra e cominciasse a discutere se l'elettricità serve davvero.
L'arte deve mostrarci la realtà, non viceversa

sabato 5 maggio 2012

Scilla e Cariddi

Ascoltare questi tre letterati discutere se Shakespeare ci avesse le corna o no è interessante come guardare la vernice che si asciuga. Che noia.

martedì 1 maggio 2012

Più avanti di sempre

Fine del pranzo: se non ricordo male, l'ultima volta che ho tentato di leggere l'Ulysses mi ero fermato qui; direi di avere superato il mio record.

No one is anything.
what's parallax?
Me. And me now. 

sabato 28 aprile 2012

Terminato Eolo

Questo capitolo ha un suo fascino, con quei quadri sincopati che sembrano presi da un film di Soderberg. La vacuità dei giornali (oggi sarebbe la televisione o internet), con eventi insignificanti urlati ai quattro venti e i giornalisti che parlano di tutto e di niente, parodia continua senza prendere nulla sul serio.
Effettivamente nell'Ulysses c'è, nel bene e nel male, tutta la modernità.

Titoli di giornale

-- Terrible tragedy in Rathmines! A child bit by a bellows! 
 tragedia! un bambino pizzicato da un soffietto!
Certo, a vedere crti titoli di giornale oggi, in particolare sulle notizie politiche (Tizio ha dichiarato che.....!!!; grande riforma approvata oggi!!!!! e così via) non è che i tempi siano cambiati.

domenica 15 aprile 2012

Alla fiera dell'est

Non è che l'Ulisse sia un gran divertimento, ma si trova l'origine di tante cose che pensavamo fossero state invenatte da altri. Capitolo Eolus, più o meno riga 203, "Ed era la festa degli azzimi".
Sapete da dove viene "Alla fiera dell'est" di Branduardi?

And then the lamb and the cat and the dog and the stick and the water and the butcher and then the angel of death kills the butcher and he kills the ox and the dog kills the cat. Sounds a bit silly till you come to look into it well. Justice it means but it's everybody eating everyone else. That's what life is after all.

http://en.wikipedia.org/wiki/Chad_Gadya

mercoledì 11 aprile 2012

Banalità

Hades, inferi, morte.
Questo dovrebbe essere il capitolo delle riflessioni sui grandi temi della vita, e invece i pensieri di Bloom sono quanto di più banale si possa immaginare.
Pare che questo sia uno dei pregi del libro. boh
Non che da mr Bloom ci si possano aspettare grandi riflessioni filosofiche, visto il personaggio, tuttavia l'arte dei grandi scrittori è far trapelare i grandi concetti dalle piccole situazioni. Pensiamo alle fulminanti battute di Guareschi, oppure al Freddy Nettuno di Les Murray, a Carver eccetera.
Cosa manca a mr Bloom? Direi uno sceneggiatore in gamba.

Terminato Hades

Olà, terminato anche Hades.
Seguendo il percorso della carrozza sul sito che ho già segnalato:
Walking Ulysses
facciamo un bel viaggio attraverso la Dublino di inizio secolo; usando lo street view della mappa di Google, poi, possiamo guardarci intorno come se fossimo assieme ai quattro personaggi.

domenica 18 marzo 2012

Dal momento che "Reading Ulysses" era già stato usato, cambio titolo al blog.
A proposito, siamo al funerale (Ades, quinto capitolo)

domenica 11 marzo 2012

Me in his eyes. Strange feeling it would be. From me. Just a chance. ... How life begins.
Hades, inizio, come è nato Rudy.
triste visione della vita

domenica 26 febbraio 2012

fine di Calypso

Con la croncaca della evacuazione di Leopold Bloom termino Calypso, almeno riesco a riavermi dallo stream consciousness del terzo capitolo.
Forse potrei aggiornare la fine del post relativo a Lo scrotocostrittore mi fa visita : con una diversa pena nel casi di inadempienza del voto di leggere l'Ulysses:  essere condannato in eterno a far colazione con rognone fritto nel burro.

giovedì 23 febbraio 2012

La colazione di Mr Bloom è qualcosa di ributtante: rognone fritto nel burro (anche un po' strinato) con pane intinto nel sugo che si è prodotto. E dietro una tazza di tè.
Mr Leopold Bloom mangiava con gran gusto le interiore di animali...
Comincia l'Odissea

giovedì 16 febbraio 2012

Un altro gran bel sito sull'Ulysses, con riassunti, analisi, personaggi, molto ben organizzato:
http://www.shmoop.com/ulysses-joyce/

mercoledì 15 febbraio 2012

Terminata Telemachia.
Non c'è dubbio che Stephen sia il prototipo dell'intelletuale moderno: disprezza la realtà ed il resto del genere umano, non riesce a vedere altro che il proprio ombelico.
Quando guarda il mondo vede solo il proprio umor nero, così di una spiaggia non nota che carogne di animali, cani che pisciano, schifezze varie. Quando parla di donne racconta solo di sgualdrinette e di episodi squallidi.
L'autore delle advanced notes che mi guidano nella lettura è preso da un interrogativo: Stephen si masturba alla fine del capitolo? Direi, niente di più consono al personaggio, l'artista preso solo da se stesso e a cui fa ribrezzo il resto del genere umano. L'artista che ragiona solo su se stesso, il romanzo che ragiona sul romanzo, il quadro che interroga sulla funzione della pittura eccetera: che cos'è l'arte contemporanea se non una gigantesca masturbazione intelletuale?
Proteus, p 43
Belluomo esce dal letto della moglie dell'amante di sua moglie....
Parigi inizio secolo descriita come meglio non si potrebbe...

domenica 12 febbraio 2012

Certo che Stephen Dedalus passeggia sulla spiaggia e altro non riesce a vedere che sabbia puzzolente, bottigliette di birra e altra schifezze. Sempre più l'antesignano dei nostri artisti.
Volete essere similia dei? Contemplatevi l'omphalos.
Proteus, pag 39

Interessante, SD, antesignano degli intellettuali dei nostri giorni, prefigura la contemplazione del proprio ombelico, precipua attività dei nostri registi e scrittori, intenti come non mai a ragionare di se stessi senza riguardo alla realtà.

Ebrei

La digressione sugli ebrei è inquietante, tenendo conto che è stata scritta vent'anni prima di Hitler: "... sapevano dei rancori accumulati intorno a loro, e sapevano che il loro zelo era vano." pag 35
Alla fine del capitolo Nestor-Deasy dice una battuta piuttosto cattiva.

Terminato anche Nestor.
la storia, disse Stephen, è un incubo da cu cerco di destarmi.
pag 35

Orrore per la realtà e per il mondo così com'è.
Gnostico.
Ho paura di quelle parole grosse, disse Stephen, che ci rendono tanto infelici.

Si parla di giustizia ed alti ideali.
L'orgoglio degli inglesi: I paid my way.
pag 32
Stephen Dedalus è il perfetto stereotipo negativo di insegnante: intellettuale a cui tocca di trattare con studenti che disprezza, e insegna giusto per lo stipendio,  frustrato e racoroso con il mondo intero.

Stephen Hero? Direi proprio di no.
"Un'oscurità splendente nella luce, che la luce non poteva comprendere"
cfr primo capitolo del Vangelo di Giovanni, salvo che le tenebre non accolgono, mentre la luce non comprende.
"Il tempo le ha segnate con il suo marchio, e in ceppi dimorano nel luogo delle infinite possibilità che esse hanno estromesso"
pag 28
"La faccia vuota del ragazzo interrogò la finestra vuota"
Nestor

Non male, rende l'idea.

Lo scrotocostrittore mi fa visita

Dal sito gemello http://readingulyssesforthefirsttime.blogspot.com/ leggo questo spettacolare post che traduco per vostra delizia.


Lo scrotocostrittore* mi fa visita 
* scrotumtightener: è l'acqua fredda della Baia di Dublino, con il suo effetto fisiologico sul corpo umano: "Isn't the sea what Algy calls it: a great sweet mother? The snotgreen sea. The scrotumtightening sea. Epi oinopa ponton." (Telemachus)

Riassumo il preambolo: l'autore, che racconta sul blog la sua lettura dell'Ulysses, una sera va al bar durante un temporale, e qui incontra un misterioso figuro.

Indossava vestiti eleganti un po' passati e occhiali rotondi cerchiati che brillavano nella luce diffusa.
"Salve" ho azzardato.
"E' una notte buia e tempestosa" risponde a bassa voce.
Sollevo il mio bicchiere "Sembra quasi l'inizio di una storia".
Si sporge in avanti nel cono di luce. Sotto la sua lente destra c'è una benda nera. Con il suo naso adunco pare quasi luciferino. "Come no!" sussurra "Come te lo devo dire, Richard?"
"Scusi?"
"Tu ti sei impegnato a leggere Ulysses entro un anno, e l'anno è passato. Dimmi, caro, fin dove sei arrivato?"
"Ecco" balbetto "sono arrivato alla fine. Al SiSiSi".
"Ma... hai letto ogni singola parola?"
"Perché, qualcuno c'è mai riuscito?"
"Un impegno è un impegno"
"E' lo spirito della legge che conta, non la lettera" protesto.
Un altro lampo, un'altra folata di pioggia.
"Hai promesso" mi dice "ho sospeso il mio giudizio per darti un'altra possibilità"
"Ma chi sei?"
Le labbra sottili sorridono tristemente: "Una volta durante i temporali mi rannicchiavo per la paura, ora sono il Tuonatore della parola, in breve: sono coluichedovecosaperchélogospericleomuseounartistaritrattisommobenescrotocostrittoregiudice!" **
Mi si raggela il sangue. Sto per svenire. "Tu!" sussurro.
"Io" Il suo occhio brilla. La benda nera divora la luce, vortici di luce che precipitano nell'oscurità. "un'altra occasione per onorare la tua promessa, Richard. Altrimenti...."
A malapena trovo la voce per dire "Altrimenti?"
"Dovrai leggere per l'eternità la Veglia di Finnegan!"
Un altro lampo mi abbaglia, e quando la vista ritorna la sedia di fronte a me è vuota.
...
E ora sto leggendo, leggendo, leggendo, caso mai il tizio scrotocostrittore fosse qui ad ascoltare... "Solenne e paffuto, Buck Mulligan....."

** hewhowherewhatwhylogospericleanmusemanartistportraituresummumbonumscrotumtightenerdoom


Specchi infranti

The cracked lookingglass

Lo specchio infranto,  o lo specchio che riflette il vuoto, sono diventati un topos (mica male, topos al posto di luogo comune) ineludibile nella letteratura moderna.
Lo specchio vede un viso noto, ma hai sempre quella solita paura
che un giorno ti rifletta il vuoto oppure che svanisca la figura.
Guccini, Due anni dopo
Neve e gelo favoriscono il progresso dell'impresa... Oggi forse Nestor.

sabato 11 febbraio 2012

Usurper.
Telemachus andato.
Stephen Dedalus non è che sia simpatico subito.
cominciamo ad elencare le risorse Joyciane sul web:
http://jamesjoyceaudio.blogspot.com/
qui ci sono tutti i libri in formato audio

venerdì 10 febbraio 2012

Uno crede di avere inventato qualcosa e poi....

http://readingulyssesforthefirsttime.blogspot.com/

Naaaaaaa.......

Comunque, ho letto alcuni dei suoi post e sono spettacolari; lo sento molto vicino a me.
Dopo aver data l'assalto un paio di volte all'Ulysses senza mai arrivare a metà libro, sfiancato da personaggi irritanti e da dialoghi intorno ad argomenti di cui non mi può importar di meno, ritento l'impresa con la debita attrezzatura: un ponderoso apparato critico, niente fretta, nessuna illusione di facile lettura.
Forse è una fissazione da alpinista: come uno che colleziona gli Ottomila, mi sono già bevuto (e con parecchia soddisfazione) i Karamazov, Infinite Jest, Arcipelago Gulag, il Cavallo Rosso.
Mi sono rimasti fuori il presente Ulysses, la Recherche e l'Uomo senza qualità. Sto preparando corde e scarponi.
Mi accingo a questa impresa per dirimere una questione: l'Ulysse è il capolavoro del Novecento, oppure subirà lo stesso destino de La corazzata Potemkin?

Si comincia!

Stately, plump Buck Mulligan came from the stairhead....
si comincia!