mercoledì 15 febbraio 2012

Terminata Telemachia.
Non c'è dubbio che Stephen sia il prototipo dell'intelletuale moderno: disprezza la realtà ed il resto del genere umano, non riesce a vedere altro che il proprio ombelico.
Quando guarda il mondo vede solo il proprio umor nero, così di una spiaggia non nota che carogne di animali, cani che pisciano, schifezze varie. Quando parla di donne racconta solo di sgualdrinette e di episodi squallidi.
L'autore delle advanced notes che mi guidano nella lettura è preso da un interrogativo: Stephen si masturba alla fine del capitolo? Direi, niente di più consono al personaggio, l'artista preso solo da se stesso e a cui fa ribrezzo il resto del genere umano. L'artista che ragiona solo su se stesso, il romanzo che ragiona sul romanzo, il quadro che interroga sulla funzione della pittura eccetera: che cos'è l'arte contemporanea se non una gigantesca masturbazione intelletuale?

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